SmALLhome e la porchetta del divino Eumeo
Entro l'estate del 2015 una palazzina a Santo Spirito avrebbe dovuto
ospitare dieci padri separati e in difficoltà col lavoro. Il Comune di Firenze,
in verità, ha potuto inaugurare i 250 metri di abitazione, fra spazi
individuali e spazi comuni dove ospitare i figli nei giorni di assegnazione da
parte del tribunale, solo qualche giorno fa . Al 16 maggio2015 le domande erano
30. L'Assessore al Sociale, Sara Funaro, già allora
affermava che in difficoltà erano certamente di più “ … ma sappiamo che molti altri hanno timore anche solo a chiedere
aiuto per paura che gli possano essere portati via i figli”.
Ci chiediamo, questi uomini che hanno
“cambiato la geometria” dei loro vite, nolenti o volenti, dove si sono
sistemati? Come si sono sistemati?
Questo libro, presentato a LA DISPENSA
di Gregorio Parrini a Strada in Chianti, Firenze, ci dice che ci sono quattro
milioni di famiglie “ monogenitoriali”, ma gli autori preferiscono parlare di smallfamilies,famiglie
a geometria variabile. Il libro è dell'ottobre 2016 e nasce da un
progetto-osservatorio a Milano del 2014 che intende “ orientare, informare, sostenere conoscere e tutelare i diritti dei
genitori single e delle famiglie a geometria variabile, in particolare di chi
vive in condizione di fragilità e isolamento”.
Il principio su cui fonda le basi
l'Associazione è quello che “ … qualunque
sia la sua composizione, ogni nucleo familiare ha dignità di famiglia … ”.
I racconti sono di 35 adulti, l'ultimo di una donna ghanese che vive in una
casa-famiglia a Roma con suo figlio di cinque anni, poi la parola degli adulti
si zittisce per dare spazio a brevi pensieri dei bambini, dai 5 ai 10 anni.
Risulta, per chi non lo sapesse ancora, che “I bambini ci guardano” e un noto
film di De Sica ce lo dice dal 1943 e forse faremmo bene a ricordacelo più
spesso, qualunque sia la nostra “geometria” sentimentale e familiare. Non
dovremmo farlo per cambiare le nostre intenzioni di “geometrie”, ma per porci
in ascolto e dialogo con i figli, per non attribuire loro dei “carichi”, per
comprendere le loro paure e gli entusiasmi, a volte, con cui prendono questi
cambiamenti radicali.
L'importante è cercare di non
destabilizzarli: geometrie diverse sì, ma non in bilico, non su un punto di
fragile convergenza come, ad esempio, uno spigolo di vetro . Ma la lettura di
Maurizio Splendore, La pastiera in condomino, ha riportato il
sorriso a tutti, lasciandoci intravvedere possibilità galeotte intorno
alle bontà culinarie insieme a un capolavoro d'amore materno.
Allora è vero che l'amore, l'affetto,
la sincerità sono il viatico che per primo fu dato a Ulisse rientrato a Itaca
sotto mentite spoglie del soldato cretese disperso.
In altre parole, è il clima di
accoglienza il solo in grado di rimarginare le ferite e a dare fiducia nella
risoluzione felice per tutti: il saperci rimettere in dialogo. Continuando nel
parallelismo con la figura omerica, Eumeo era sì “il divino porcaro“ di Ulisse,
ma aveva pure sangue reale. Sicché la porchetta del nostro banchetto aveva le
stesse “nobili” intenzioni: la gentilezza dell'accoglienza e della condivisione
sorridente in una bellissima serata di primavera inoltrata.
Tornando a Eumeo, c'è da dire che, figlio di un re siriano e con una
sciagurata sorte, visse sempre felice con Laerte, Ulisse e Telemaco. Sappiamo
che non ebbe né moglie né figli: fu felice forse per questo? Chissà! A ognuno
la sua indole e la sua geometria, specie se nato dalla caleidoscopica mente
dell'autore greco. Il porcile viene descritto con cura da Omero e forse vale la
pena di ricordare questa antichissima struttura di allevamento che oggi
dovrebbe essere, per qualità e ciclo naturale, un'aspirazione di molti nel
settore, magari aggiungendoci il recupero delle biomasse imposto dagli accordi
di Kyoto sino al 20% entro il 2020.
Si trattava di un recinto circolare, di
nuovo le “geometrie” in campo! di pietre e dodici stalle di pali di legno, con
seicento scrofe e trecentosessanta porci all'esterno liberi di pascolare. Tutta
una serie di numeri perfetti dal significato simbolico e anche, se permettete,
una gran bontà.
Inoltre, Eumeo accoglie Omero con
generosità e gentilezza, provando empatia pur senza averlo riconosciuto e lo
ospita “per timor di Zeus”. Ecco rivelata la forza del porcaro Eumeo: un ordine
simboleggiato dai numeri perfetti che descrivono il suo allevamento e la
gentile accoglienza di chi è in difficoltà per timor di Zeus sono
l'emblema che egli vive in armonia con le leggi divine.
A noi, riuniti
nel giardino di Gregorio, basterebbe l'osservazione delle leggi di questo mondo
che parlano di dignità e di rispetto, basterebbe che i numeri, anche imperfetti
e di geometrie variabili, godessero di autentica accoglienza e sostegno
sociale, perché i figli sono un bene, un patrimonio di tutti noi e più questi
crescono in armonia, ricordate? Il segreto di Eumeo era proprio l'armonia, più
saranno giovani solidi e sicuri, creativi e costruttivi, parte integrante della
storia che propone guerre diverse e anomale oggi, in una società che ha
riconosciuto gli spazi giusti ai loro padri e madri e a loro
contemporaneamente, perché promesse di uomini e donne che vogliamo in armonia.
Intant,o pure il menu di Gregorio ha subito
il fascino di geometrie e di richiami omerici: una straordinaria porchetta ha
fatto la sua cilindrica comparsa da intera, accanto a circolari e triangolari
crostini con sferiche mozzarelline di bufala su tondi pomodorini pachino,
rettangolari porzioni di pizze calde innaffiate da birre artigianali o vini del
Chianti. Per concludere, triangoli isoscele di ... pastiera napoletana che ci
aveva accompagnato col suo profumo sin dalla lettura di Maurizio Splendore
accanto agli straordinari Lilli e a Pierluigi Bacci.
AAVV, SmALLhome, a cura di Raethia
Corsini e Laura Lombardi
Cinquesensieditore in Lucca, ISBN
978-88-97202-882
di Lorella Rotondi