San Patrignano: finalmente una famiglia …
di Pier Luigi Nanni
Non molto tempo fa, ho avuto il piacere e
l’onore di essere stato ospite in un convegno organizzato da ARGA -
Associazione Regionale Giornalisti dell’Ambiente e dell’Agroalimentare
dell’Emilia Romagna - di cui ne faccio parte, presso la Comunità di San
Patrignano a Coriano di Rimini.
Personalmente,
è la seconda volta che visito tale istituzione, poiché fui invitato ai primi
anni ’90 da parte dello stesso Vincenzo Muccioli, l’indimenticato fondatore.
L’impatto è stato magnificamente
sconvolgente: non ho riconosciuto assolutamente nulla delle vestigie di allora,
in quanto è una famiglia sotto ogni pensabile aspetto, ed ora “proverò” a
spiegarne il perché, non solo con fredde statistiche, ma con l’amore e la
disponibilità che tutti, e per tutti intendo veramente tutti, dall’ultimo
accolto per riprendersi la vita nelle proprie mani, all’ambasciatrice della
Comunità, Letizia e Gianmarco Moratti, coadiuvati da uno staff operativo di
primordine.
Da oltre trent’anni, San Patrignano accoglie
gratuitamente ragazze e ragazzi con gravi problemi di droga senza fare alcun
tipo di discriminazione ideologica, sociale e religiosa, in quanto non accetta
rette o contribuiti economici dalle famiglie interessate o dallo stato
italiano.
Attualmente
i ragazzi accolti in comunità sono circa 1.300.
Dal
1978 ad oggi, San Patrignano ha accolto oltre 20.000 persone offrendo loro una
casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare o riprenderli
gli studi da dove erano stati abbandonati; inoltre, di imparare una
professione, di cambiare radicalmente la propria vita e rientrare a pieno
titolo ed a testa alta in quella società che fino ad allora li considerava
reietti e non “degni” di convivere affianco alle “normali” persone.
Nella
comunità svolgono attività anche oltre cento operatori volontari e circa
trecento tra accoglitori e consulenti dei quali il 32,5% proviene dal percorso
di recupero. Sono accolti anche settantacinque bambini, figli di operatori e di
ragazzi che scelgono il percorso, numerosi nuclei familiari e trentatrè
minorenni reduci da problematiche di disagio e consumo di droghe.
All’interno
della struttura è attivo un centro medico con cinquanta posti letto altamente
specializzato nelle malattie legate alla tossicodipendenza, un polo educativo e
d’istruzione per i bambini, un centro studi, un teatro, un auditorium e
numerose strutture abitative, sportive e ricreative.
Tra gli ospiti accolti ve ne sono
alcuni che svolgono il percorso in alternativa al carcere: negli ultimi
venticinque anni, la comunità ha sostituito oltre 4.000 anni di pene detentive
con programmi riabilitativi orientati al pieno recupero ed al reinserimento
sociale e professionale: niente male vero!!!
La formazione professionale è una tappa
fondamentale ed indispensabile del percorso educativo.
Nei
diversi e molteplici settori e laboratori attivi e tecnologicamente attrezzati,
indistintamente tutti i ragazzi accolti hanno la possibilità di esprimere le
loro potenzialità, qualità ed aspirazioni, sotto l’attenta guida di maestri e
professionisti del settore. Grazie alle numerose attività svolte all’interno ed
all’esterno di San Patrignano terminato il programma educativo, i ragazzi
possono confrontarsi con quel mondo da cui sono “usciti” sconfitti e che
tornano da uomini liberi e responsabili per reinserirsi a pieno titolo nella
società.
Dal 1989 al 2014, grazie ai centri di
formazione della comunità, sono stati assegnati 516 qualifiche professionali e
ben 1.367 attestati di frequenza. In effetti, sono numerosi le ragazze ed i
ragazzi che hanno abbandonato gli studi a causa della tossicodipendenza, per
cui in una struttura dedicata, è possibile colmare le proprie mancanze o intraprendere
un nuovo percorso scolastico ed acquisire un diploma o una qualifica
professionale.
La comunità s’impegna da anni attivamente e con decisione, anche nel
campo della prevenzione della tossicodipendenza, attraverso iniziative
strutturate sul territorio. Dal 2002 al 2005 San Patrignano ha ideato e
realizzato, in collaborazione con importanti realtà no-profit, le campagne
nazionali antidroga per conto della Presidenza del Consiglio. Attualmente
organizza, in collaborazione con istituti scolastici di tutta Italia, un tour
di incontri-spettacoli “peer to peer” basati sulla
testimonianza di ragazzi che sono usciti dalla tossicodipendenza, coinvolgendo
181.000 ragazzi in oltre 268 tappe sull’intero territorio nazionale.
Secondo approfondite e specifiche ricerche
sociologiche e tossicologiche svolte dalle università di Bologna, Urbino e
Pavia su “campioni” di ex-ospiti della comunità, la percentuale di persone totalmente recuperate dopo aver
completato il percorso a San Patrignano, superano il 72%.
I
fondi necessari al mantenimento dei ragazzi e delle strutture derivano, in
parte, dalle attività e dei beni e servizi prodotti secondo il principio
dell’autogestione e, per il restante fabbisogno, da donazioni e contributi di
privati.
Ogni
anno, San Patrignano riceve centinaia di persone provenienti da decine di paesi
del mondo.
Dal 1997 la comunità, essendo
“Organizzazione Non Governativa”, è riconosciuta dalle Nazioni Unite con “Stato consultivo in materia di droghe e di
problematiche sociali”.
Il
comparto agro-alimentare
All’interno dei 240 ha che costituiscono
l’estensione della comunità, come già accennato, si sviluppano varie attività
gestite e condotte esclusivamente dagli stessi ragazzi coadiuvati da abili
assistenti anch’essi a loro volta accolti tanti anni fa. Le attività sono
principalmente indirizzate verso il comparto agro-alimentare i cui prodotti
latticini e caseari, allevamenti bovini, da cortile, suini e ovi-caprini,
oleari, coltivazione orticola biologica, miele, panificazione e viticoltura,
sono tutti eccellenti ed unici, di grande prestigio ed elevate qualità.
La
filiera agro-alimentare di San Patrignano si basa su due attività sviluppatesi
in parallelo fino dalla nascita della comunità: viticoltura e vinificazione,
allevamenti bovini ed ovini da latte. Tali specifici settori, sono stati i
primi centri di formazione professionale in cui sono stati impegnati i ragazzi
che portano avanti il percorso di recupero in comunità. L’apprendimento di un
mestiere è per loro indispensabile al fine di un proficuo reinserimento sociale
al termine del percorso di recupero dalla droga.
Nel
corso degli anni, grazie ad esperienze, competenze acquisite ed all’apporto di
specifiche professionali del settore, i vini ed i formaggi, prodotti
inizialmente per l’autoconsumo, sono diventati eccellenze enogastronomiche
conosciute ed apprezzate non solo nel territorio nazionale, ma in tutto il
mondo, si sono aggiudicati prestigiosi riconoscimenti.
Successivamente,
San Patrignano ha sviluppato un allevamento di suini, caratterizzato dal
recupero e selezione della razza autoctona del territorio, la “mora romagnola”,
finalizzato alla produzione di insaccati di alta qualità, genuinità e tipicità.
Inoltre,
in questi ultimi anni ha preso vita il comparto oleico per la produzione di
olio d’oliva extravergine sia da olivi delle colline riminesi che a Cecina, nel
livornese, dove San Patrignano possiede un oliveto di dodici ettari altamente
selezionato e specializzato.
A seguito della notevole produzione
enogastronomica, San Patrignano ha pensato di fornire una formazione
professionale ai suoi ragazzi nel settore della ristorazione per cui è nata la
pizzeria “O’Malomm”, dove le pizze sono preparate con lievito madre ed i
prodotti a km/zero della comunità che per le tavole del “Ristorate Vite.”
E’ stata un’esperienza meravigliosa ed unica
vedere e “toccare con mano” un’operosità e disponibilità senza fine donate con
gioia e piacere per contraccambiare quando, al momento di essere accolti,
queste povere creature perse in se stessi ed in un mondo da cui tentavano ma
senza riuscirci, di scappare, avevano a loro volta ricevuto.
Per
tutti, indistintamente, San Patrignano è la FAMIGLIA che ha saputo accoglierli,
accettarli ed aiutarli con l’affetto che solo una famiglia può dare senza
chiedere nulla in cambio: se non è amore tutto ciò, perdonatemi ma allora
qualcosa di estremamente importante e profondo è sfuggito a tutti noi …
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