PLACIDIA
DOLCE 2013
Vendemmia
tardiva
Mosto parzialmente
fermentato da uve stramature
di Pier Luigi Nanni
Nel girovagare alla continua ricerca di rarità e prelibatezze enoiche, mi sono imbattuto in una piccola azienda familiare sita a metà costa tra la consolare Via Emilia ed il borgo di Bertinoro: siamo nel cuore della Romagna tra Forlì e Cesena ed a un passo sopra Forlimpopoli, patria dell’indimenticabile gourmet Pellegrino Artusi.
I padroni di casa, o meglio dell’azienda, un competente Massimo Masotti coadiuvato dalla cordialissima Liana, mi propongono vari assaggi di ottimi bianchi e grandi rossi in cui il sangiovese la fa da innegabile padrone, prodotti ed imbottigliati esclusivamente nell’ambito dell’azienda, mentre per concludere mi hanno fatto “sentire”, come si usa fare in queste terre, un vino dolce: stupefacente, unico, da lasciarmi senza parole!
Cercherò di enunciarne
gli immancabili pregi.
Vinificato in purezza da sole uve di albana gentile di Bertinoro raccolte in surmaturazione a settembre inoltrato, si presenta giallo paglierino carico con brillanti e marcate sfumature di un caldo e solare dorato tendente all’ambrato in quanto maturo di qualche anno.
Al
naso si percepiscono lunghe sensazioni evolute e complesse di frutta bianca
molto matura e sciroppata, soprattutto albicocca e pesca gialla, finale di cera
d’api, spezie dolci e note agrumate di rara classe e finezza, lungo e deciso
finale di datteri e fichi secchi: caratteristiche che sono riscontrabili anche
al palato, la cui pastosa dolcezza avvolgente, vellutata e soave di frutta bianca
e speziatura dolce, permangono senza essere eccessive; gradevole freschezza e
piacevole retrogusto di delicate note di morbidi e sottili tannini naturali,
raro patrimonio intrinseco del vitigno stesso, notevole struttura, caldo di
alcol e … coinvolgente come la “solatia” Romagna!
Perfetta con gustosi dolci al cucchiaio anche
aggressivi come la cioccolata, ma è con portate saporite e grasse che esprime
rare peculiarità: patées, formaggi cremosi e piccanti, erborinati o di fossa, se
sposati con un velo di miele.
Pasteggiato
con i dolci, è ottimo fresco di cantina, mentre con formaggi è preferibile a
15-16 °C; stappare al momento e servire in piccoli e brillanti tulipani per
esaltarne le rarità organolettiche.
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