mercoledì 12 agosto 2015

CENTRO DELLA CIVILTA'

CENTRO DELLA CIVILTÀ’ dell'Aglianico e Elaioteca del Vulture
   A Venosa, il 6 agosto non alle 19 come stabilito nel programma, ma con un'ora più tardi come nella migliore tradizione del sud, è stato tagliato il nastro per l'inaugurazione del centro della Civiltà dell'Aglianico e Elaioteca, olio DOP del Vulture, in Via Roma 40, dal sindaco di Venosa, Tommaso Gammone.
Sono intervenuti il Presidente GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano, Francesco Perillo, quindi il Direttore Generale APT Basilicata, Giampiero Parti, che bene hanno illustrato l'importanza di avere una 'casa' comune per le eccellenze lucane: ben cinquanta produttori di aglianico e numerosi produttori di olio. Inoltre, il grano, il buon grano lucano, che ha ripreso a valorizzare il Senatore Cappelli nelle farine per ottimi prodotti finiti.
   Rocco Brancati, giornalista e moderatore della serata, ha detto bene: " Matera 2019 Capitale della Cultura è tutta la Basilicata sin da oggi; l'Expo sta offrendo già il modo di far conoscere questa terra, operosa e silenziosa, ancora tutta da scoprire, ma con Matera Capitale Europea della Cultura, la Lucania ha modo di avere una vetrina di eccezione, un appuntamento importante da non mancare".
   Andrea Piccin dell'azienda Agricola San Martino ed Elio Montrone, Presidente Enoteca Regionale, hanno salutato con grande entusiasmo questa casa comune in cui cooperare, essere in mostra tutti insieme, perfar si che le energie di una piccola regione possano non disperdersi. Importante diventa non perdere più i giovani, la forza lavoro che resta nelle città in cui si laureano. Verso questa direzione bisogna lavorare perché la cultura del territorio diventi patrimonio comune, cultura condivisa, identità riscoperta e messa in luce.
Venosa ha offerto cornice di pregio all'evento. La storia di questa città si legge nel suo territorio, nelle strade, nei monumenti, nelle tracce lasciate anche dall'insigne concittadino Orazio, che nella sua Ode a Leuconòe disse “ … CARPE DIEM, QUAM MINIMUM CREDULA POSTERO”, tu godi dell'oggi, e punto non credere al domani.
   E per godere dell'oggi, bisogna puntare fermamente alla qualità delle materie prime, dell'aria, dell'acqua, del territorio. Ecco, questo ci è parso più complesso comprendere e volentieri avremmo rivolto alcune domande in questo senso a Luca Braia, Assessore Regionale alle Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata, se solo fosse stato presente. Avremmo chiesto quanto sono garantite le sorgenti lucane, che per altro dissetano anche zone di confine come Campania e Puglia, con tutte le trivellazioni petrolifere avviate sul territorio, per di più altamente sismico. Avremmo chiesto, fosse stato presente come diceva l'invito, se davvero ci fossero certezze di compatibilità tra frenetica attività estrattiva ed amore per il territorio agrario, territorio archeologico, territorio ricco di allevamenti unici di bovini, suini ed ovini. Avremmo chiesto perché il Governatore Pittella si reca personalmente in ogni angolo del territorio per spiegare ai cittadini lucani, sin dalle scuole medie inferiori, della bontà di un'opera che buona non è? Va perché anche un bambino ne capirebbe tutte le contraddizioni fra mondo produttivo, sano ed eccellente, dai salumi di cui già Apicio parlava nel I secolo d.C. “ … un budello nel quale viene insaccata la carne di porco tritata, insaporita di pepe macinato, comino, santoreggia, ruta, sale, bacche di lauro e grasso. Il budello viene stirato per assottigliarlo e poi viene appeso per affumicatura …”, alle uve, olive e latticini!
   Le musiche trascritte dal Maestro Enzo Izzi dell'antica tradizione Lucana e contaminata da musica di Bach e contemporanea, ha dato un tono alto e degno ad un evento importante ed unico, riuscendo là dove, invece, petrolio e distretto agrario non possono, là dove raffineria non fa rima con salute e sicurezza. Una terra benedetta dal sole, dai venti e dall'acqua che non ha bisogno di estrarre petrolio, non è questa la sua elezione comune e cooperativa! Piuttosto, questo è favorire l'interesse di pochi, mettendo a repentaglio la vita della Lucania e dei lucani. In questa terra dove la malva rosa trema accanto al rosmarino ed ai tarli delle finestre, alla gialla gaggia ed il pane sa di ‘grano', è il momento che ogni singolo sindaco si metta di traverso per cambiare davvero verso: silenziosi si, ma informati, formati e consapevoli.

Lorella Rotondi.

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