CENTRO DELLA CIVILTÀ’ dell'Aglianico e
Elaioteca del Vulture
A Venosa, il 6
agosto non alle 19 come stabilito nel programma, ma con un'ora più tardi come nella
migliore tradizione del sud, è stato tagliato il nastro per l'inaugurazione del
centro della Civiltà dell'Aglianico e Elaioteca, olio DOP del Vulture, in Via
Roma 40, dal sindaco di Venosa, Tommaso Gammone.
Sono intervenuti il Presidente GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano,
Francesco Perillo, quindi il Direttore Generale APT Basilicata, Giampiero Parti,
che bene hanno illustrato l'importanza di avere una 'casa' comune per le
eccellenze lucane: ben cinquanta produttori di aglianico e numerosi produttori
di olio. Inoltre, il grano, il buon grano lucano, che ha ripreso a valorizzare
il Senatore Cappelli nelle farine per ottimi prodotti finiti.
Rocco Brancati,
giornalista e moderatore della serata, ha detto bene: " Matera 2019 Capitale della Cultura è tutta la Basilicata sin da
oggi; l'Expo
sta offrendo già il modo di far conoscere questa terra, operosa e silenziosa,
ancora tutta da scoprire, ma con Matera Capitale Europea della Cultura, la
Lucania ha modo di avere una vetrina di eccezione, un appuntamento importante
da non mancare".
Andrea Piccin dell'azienda
Agricola San Martino ed Elio Montrone, Presidente Enoteca Regionale, hanno
salutato con grande entusiasmo questa casa comune in cui cooperare, essere in
mostra tutti insieme, perfar si che le energie di una piccola regione possano
non disperdersi. Importante diventa non perdere più i giovani, la forza lavoro
che resta nelle città in cui si laureano. Verso questa direzione bisogna
lavorare perché la cultura del territorio diventi patrimonio comune, cultura
condivisa, identità riscoperta e messa in luce.
Venosa ha offerto cornice di pregio all'evento. La storia
di questa città si legge nel suo territorio, nelle strade, nei monumenti, nelle
tracce lasciate anche dall'insigne concittadino Orazio, che nella sua Ode a
Leuconòe disse “ … CARPE DIEM, QUAM MINIMUM
CREDULA POSTERO”, tu godi dell'oggi, e punto non credere al domani.
E per godere
dell'oggi, bisogna puntare fermamente alla qualità delle materie prime, dell'aria,
dell'acqua, del territorio. Ecco, questo ci è parso più complesso comprendere e
volentieri avremmo rivolto alcune domande in questo senso a Luca Braia, Assessore
Regionale alle Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata, se solo fosse
stato presente. Avremmo chiesto quanto sono garantite le sorgenti lucane, che
per altro dissetano anche zone di confine come Campania e Puglia, con tutte le
trivellazioni petrolifere avviate sul territorio, per di più altamente sismico.
Avremmo chiesto, fosse stato presente come diceva l'invito, se davvero ci
fossero certezze di compatibilità tra frenetica attività estrattiva ed amore per
il territorio agrario, territorio archeologico, territorio ricco di allevamenti
unici di bovini, suini ed ovini. Avremmo chiesto perché il Governatore Pittella
si reca personalmente in ogni angolo del territorio per spiegare ai cittadini
lucani, sin dalle scuole medie inferiori, della bontà di un'opera che buona non
è? Va perché anche un bambino ne capirebbe tutte le contraddizioni fra mondo
produttivo, sano ed eccellente, dai salumi di cui già Apicio parlava nel I
secolo d.C. “ … un budello nel quale
viene insaccata la carne di porco tritata, insaporita di pepe macinato, comino,
santoreggia, ruta, sale, bacche di lauro e grasso. Il budello viene stirato per
assottigliarlo e poi viene appeso per affumicatura …”, alle uve, olive e latticini!
Le musiche
trascritte dal Maestro Enzo Izzi dell'antica tradizione Lucana e contaminata da
musica di Bach e contemporanea, ha dato un tono alto e degno ad un evento
importante ed unico, riuscendo là dove, invece, petrolio e distretto agrario
non possono, là dove raffineria non fa rima con salute e sicurezza. Una terra
benedetta dal sole, dai venti e dall'acqua che non ha bisogno di estrarre
petrolio, non è questa la sua elezione comune e cooperativa! Piuttosto, questo
è favorire l'interesse di pochi, mettendo a repentaglio la vita della Lucania e
dei lucani. In questa terra dove la malva rosa trema accanto al rosmarino ed ai
tarli delle finestre, alla gialla gaggia ed il pane sa di ‘grano', è il momento
che ogni singolo sindaco si metta di traverso per cambiare davvero verso:
silenziosi si, ma informati, formati e consapevoli.
Lorella Rotondi.
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